Per cessare di essere contribuente in Italia per avere portato la residenza all´estero devi innanzitutto essere iscritto all ´AIRE (registro emigranti presso l´anagrafe del comune di ultima residenza).
L´AIRE ti iscrive subito quando gli porti il certificato di residenza del paese dove ti sei trasferito, nel tuo caso la Romania. All´AIRE non importa altro, se dove come e da quando vivi, vogliono il nuovo certificato di residenza e basta.
La Romania ti da la residenza con buona facilità sia se hai un lavoro come se inizi là una attività in proprio portando qualche soldo e magri impiegando qualcuno Rumeno.
Rispetto alla fiscalitá italiana cessi di essere loro suddito, sotto il profilo generale quando sei iscritto all´AIRE ED ANCHE passi all´estero oltre 183 giorni all´anno. Fuori dall' Italia ma non necessariamente solo in Romania.
A meno che tu sia sposato e che tua moglie stia in Italia non toccherebbe a te provare la presenza o meno, ma é meglio che ti prepari sempre le carte prima e le metti da parte. Anni ed anni dopo nemmeno ti ricorderai tu...... e loro ti chiederanno.....Se invece risiedi in un paese a fiscalitá ridotta (Monaco o Liechstenstein o Panama o Bahamas per intenderci) allora devi provare tutto tu sempre.
Tuttavia questo non basta se non ai fini di validare la tua residenza anagrafica.
Per la non imponibilitá fiscale devi avere all´estero (non necessariamente in Romania ma assolutamente non in Italia) "il centro dei tuoi interessi economici e SOCIO FAMILIARI". Quindi sei sempre esposto sia che tu abbia una sia pur piccola attivitá in Italia sia che tu ci abbia figli o altre persone che possano far ritenere che il tuo cuore in Italia sta. Se poi per esempio dalle tue carte di credito o altri elementi si vede che sei in Italia ogni tre per due allora rimani residente fiscale e punto.
Per il primo anno di non residenza, cioé l´anno in cui te ne vai e ti iscrivi all´AIRE, valgono i 183 giorni. E finalmente non sei piú un suddito ma un cittadino.
Quanto alle imposte generali non sei piú soggetto alla tassazione su base universale in Italia, ma in Italia continui a pagare le imposte sui redditi prodotti in Italia e sui redditti realizzati in Italia ed anche sui redditi conseguiti all´estero che in Italia sono attratti. Una consulenza prestata in Italia tributa in Italia, una affitto di un immobile in Italia tributa in Italia, una vendita di quote di srl Italiana che genera un presupposto di reddito tassabile tributa in Italia pure se la operazione é effettuata all´estero fra soggetti non residenti (ci sono eccezioni ma non per te). Invece uno stipendio in Romania o i proventi della tua attività in Romania al fisco italiano non interessano affatto.
Ovviamente, nel caso della Romania poi devi mettere tutto nella denuncia dei redditi in Romania e puoi scalare le imposte pagate in Italia secondo le regole Rumene.
Come non residente non hai piú diritto alle deduzioni che toccano ai residenti (detto cosí per farla breve...) e non ti tocca il servizio sanitario se non per le urgenze durante tue occasionali visite (occhio che se ti ammali là è un casino).
L´esportazione di valuta dall´Italia é assolutamente libera non ha relazione alcuna con la residenza. Non si puó fare mettendo i soldi in una borsa senza dire niente ma si puó semplicemente dare ordine alla propria banca in Italia di mandare i soldi alla propria banca all´estero. Il costo é quello di una normale operazione swift , poche decine di euro.
La banca ha l´obbligo di segnalare l´operazione ed il fisco potrebbe chiederti dove hai preso i soldi e se le tasse relative le hai pagate ma nient´altro. Anche con i sudditi c´é un limite......
Non ci sarà quindi nessunissimo conflitto, le regole sono molto chiare e basta seguirle...Meno che mai loo stato italiano aprirà un contenzioso con la Romania. Se mai questione ci fosse è con te che se la prendono e poi tu ti devi arrangiare...sei un suddito finchè stai in Italia, pagare e grattarsela!!